Fenomeno Pseudo-Twilighters: Tra fangirls/Baccanti e Anne Rice

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Astral;
view post Posted on 8/6/2009, 12:46







19 dicembre 2008.

Quando una data va ricordata.



L’apocalisse. Le donne delle ficcyne, delle Mary Sue baldanzose, del “Non me ne frega niente che Jasper è tormentato, io lo voglio allegro a far l’albero di Natale, non capisci niente” (ecco la mia faccia alla lettura:O.o), le fangirls sbavanti e represse in campi che non limiterei solo a quello sentimentale, hanno trovato la nuova valvola di sfogo.
Dopo aver lentamente ucciso il fandom Harry Potter e tanti altri che non elenco.

Premettendo che io per prima ho letto il libro solo un mese prima, c’è chi non l’ha letto proprio e fa pure la professoressa, nonché la fan in versione baccante esaltata e con schiuma alla bocca.

Perché appunto, la questione non è tanto libro o non libro…ma LORO. Le ragazze urlanti nei cinema perché in una scena Edward( cioè Cedric Diggory con i capelli radioattivi e il cerone) non ha baciato per un pelo la protagonista.

Mettono paura. La gente normale finisce per uscire col bavero del cappotto alzato e lo spray al peperoncino a portata di mano. Per i ragazzi: all’uscita del sequel, consiglio un bel lucchetto alle mutande, che non si sa mai cosa provocano gli strascichi di determinate esperienze paranormali.

Tutte sono fan, tutte lovvano la Zia Meyer(che fa molto zia Rowling, ma pare ci sia stato uno scambio osmotico tra le due saghe per motivi che mi sfuggono), tutte voglio un proprio Edward(cioè uno psicopatico con 1000 complessi, che non sa se ucciderti o meno?), trasformano il mio adorato Jasper in un cretino, Bella in una maniaca sexy.

Ma, udite udite, hanno una loro utilità: perché se le vedi prese da qualcosa che piace anche a te, ti chiedi: “Oddio, ma sarò mica scema pure io?”, così per istinto di sopravvivenza nel tuo subconscio inizi a cercare motivi per cui in effetti la Saga qualcosa che non va ce la deve avere.

Con questo, non sono tanto ipocrita, non dico che non ho apprezzato in particolare Eclipse, ma quello che nei diversi post di discussione ho sempre detto è: non facciamo passare Stephenie Meyer per Pirandello!
Sono libri belli per passare un pomeriggio di relax, per svagarsi, se ne possono apprezzare più che quel continuo menarsela di Bella su quanto è fiQo Edward e sul perché la voglia(ce lo chiediamo anche noi), sul contorno, su quei personaggi dalle storie particolari, sull’attenzione ai retroscena.

Ma non sono tutta questa grande letteratura. E’ vero che Twilight ha il punto di focalizzazione narrativa interno in una diciassettenne alla prima cotta, ma davvero in alcuni punti scade. Esagera con i romanticismi, esagera con i continui complimenti di Bella a Cullen. Il linguaggio è quello che è. Per concludere dubito che l’accosterei mai a Pirandello, Dostoevskij o altri grandi.

Infine:la delusione. Non sono appassionata del genere fantasy e vampiri, quindi la Rice per me era un nome e basta. Poi qualche settimana fa ho visto “intervista col vampiro”. Non avendo letto il libro non posso parlare con troppa arroganza, ma immagino che alcuni punti coincidano, no?

1)Louis per un certo periodo tenta di opporsi alla sua natura di vampiro, si odia, e si nutre di sangue animale.

2)Armand spiega che nel gruppo di vampiri che incontrano Louis e Claudia, la trasformazione di un umano così giovane come la ragazzina, è ritenuto pericoloso, nonchè proibito, perché non possono controllarsi e nascondersi bene agli umani. Inoltre a me Claudia ricorda molto Jane dei Volturi.

E dopo aver sparato a zero sul fenomeno pseudo-twilighters e su dubbi oggettivi su un’autrice di cui alcuni aspetti sono apprezzabili, ma senza quella mitizzazione che ormai se ne fa, chiudo qui il mio intervento giunto dopo mesi.




 
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