Numb, Harry Potter, Verde

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Astral;
view post Posted on 3/7/2009, 17:22




Numb





Sento ancora quelle lontane parole sparse in un’anonima canzone destinata a cadere nell’oblio degli uomini.
Una di quelle vecchie ballate greche in cui mito e amore si stringono in un unico canto soave.
La rabbia e il dolore mi stringono prepotentemente lo stomaco e la gola, impedendomi persino di piangere stupide lacrime.
Adoro i giorni di pioggia, specie quelli in cui il sole nonostante tutto continua a farsi strada testardo tra i banchi fumosi e plumbei.
Il sole è forte, come il fuoco.
Ti entra dentro seppur tu non lo voglia.
Amo quegli sbuffi grigiastri che aderiscono alla luce del sole e anche solo per un attimo la tengono tutta per sé, preservandola agli occhi degli altri.

Proteggendola da loro e custodendola come in una preziosa prigione d’aria e amore[Egoistico e possessivo].

Eppure i miei occhi, ancor più scuri di quelle nubi, non riescono a catturare la luce emanata dalla giada più fulgente.
Nonostante mi sforzi, non divengono degni di accudire quella luce limpida e mite.
Rimangono impuri, come il fango, la notte della perdizione, il peccato, la colpa.[Il tradimento.]
Scuri e vuoti, senza quel chiarore etereo che non mi viene riservato.
Senza quel calore che dona vita e passione.
Benedetto il Sole che più generoso e compassionevole di te si ferma a coccolare quelle nubi con le proprie carezze dorate.
Ma forse, no…meglio non avere neanche quelle.
Adesso non potrei più accontentarmene, sapendo che mentre lasci il nido del mio amore, già volgi la mente e le labbra al tuo.
E’ una maledizione come quella della Luna e del Sole, complementari, ma destinati a non incontrarsi se non per brevi istanti.
Briciole che vengono riservate senza cura.
Fratelli* destinati a rimanere tali, a prendersi la mano per brevi momenti, al canto stridulo del gallo o alla melodia squillante delle campane.
Le nubi scorrono via, lasciano liberi quei raggi di baciare la terra, i prati, la vita.
La avvolgono col proprio bagliore, mentre i banchi grigi in cielo osservano inerti quel gioioso incontro, e piangono, piangono, senza riuscire a placar il rimpianto di quell’amore a loro negato.


Note Autrice:
Perchè non tutte le favole sono vere, non tutte le fiabe sono giuste...
A volte ci sono finali che restano nascosti, personaggi che declamano le loro battute dietro un sipario troppo pesante.


*Fratelli:Apollo e Artemide, divinità del sole e della luna sono fratelli, entrambi figli di Latona, non ho esplicitato i due nomi, in quanto Lily sarebbe più paragonabile ad Apollo, dio del sole, ma appunto è un maschio.

 
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